Pep mette una manita nel culè di Mourinho.
Era ora che lo sbruffone prendesse una sonora sberla in mondovisione.
Anche se alla fine, vincerà ancora lui.
Pep mette una manita nel culè di Mourinho.
Era ora che lo sbruffone prendesse una sonora sberla in mondovisione.
Anche se alla fine, vincerà ancora lui.
Io scommetto che Paga non si sposa in chiesa. Se lei è cattolica credente io invece scommetto che si sposa in chiesa. E’ un compromesso, 45 minuti di far finta per poi una vita di chi se ne frega della chiesa. No ma forse non hai capito che Paga in chiesa non ci entrerà mai. Ma se le vuole bene scende a compromessi e si sposa in chiesa. Ma Paga la chiesa la odia, non si sposa in chiesa. Invece ti dico che si sposa perchè per lei se la ama cederà. Ma anche lei se lo ama capirà. Io se Paga si sposa in chiesa ti pago la cena dove vuoi, ma non si sposerà mai in chiesa. Non esiste che non si sposa in chiesa, anche se non ci crede per lei lo farà. Se lei era musulmana si sposava in una moschea. Per Paga non fa nessuna differenza, musulmana cattolica o buddhista è la stessa cosa. La stessa stronzata, ma in posti diversi. Per Paga le religioni sono tutte stronzate. Ma per il quieto vivere Paga si sposa in chiesa, dai. Io se mi sposo in chiesa te li do io i soldi della cena. Paga scende a compromessi per il quieto vivere, quindi si sposa in chiesa, quindi mi devi pagare la cena. Io ti pago la cena se Paga dice “Si” davanti a un prete in una chiesa. E faccio anche il testimone e testimonierò a iddio e al prete che Paga non vuole sposarsi in chiesa. Ma Paga ha messo le cose in chiaro: se vuoi sposarti in chiesa cercati un altro fidanzato. La scommessa non è valida se Paga non si sposa con questa. La scommessa invece è valida perchè io sostengo che Paga non si sposerà mai in chiesa, con chicchessia. E no, io intendevo con questa ragazza cattolica. Quindi se Paga non si sposerà mai io ho vinto la scommessa e tu paghi la cena. La scommessa è già morta, non ci pagheranno mai la cena.
Io vado al Cotton, chiunque si sposi in chiesa. Cazzo, l’han chiuso.E mo?
Io mi faccio sposare da Darko in un prato. Se vuoi posso chiedergli di vestirsi da prete. Io il mio addio al celibato lo faccio a Tarifa, basta Figino. Io invece penso di fare un figlio in primavera così non mi si fottono le vacanze. Io vado in Thailandia. Io vado nella Veniano che conta. Io faccio il pane e mi alzo presto. Anche io, ma a mezzogiorno ho finito di lavorare. E vado nella Veniano che conta, o da mio nonno. L’ospedale fa schifo. Questa storia della macchina omologata per 4 mi sa di inculata. Le pattuglie sono a ogni rotonda, nel caso andiamo a casa a piedi, se nevica. Quella volta del casco era l’unica che mi volevi menare per davvero. Già, ma ora siamo molto amici. Tutti.
Ah, la prossima a casa di Paga. No a casa mia no. Dai allora facciamo a casa di Paga. No dai, facciamo a casa di Paga no, magari al ristorante. Alla “Risacca 6”. Prendiamo anche l’amaro.
Beh, io stasera sono stato molto bene, sempre con voi.
Nicola, grazie di tutto, grazie a tutti oggi tutti presenti, la casa è davvero bella. E il cibo anche, grazie. E il vino.
Oui, Verso il Rosso.
Per la classifica turno favorevole a Tafaz e Mimmo che restano in prima e seconda posizione. Sale Darko che raggiunge Nave e Armando, mentre dalle retrovie emergono Peter e Antonio. Classifica marcatori sempre compatta con Nave al comando. Sempre Nave con un punto di fairplay in più per aver fermato l’azione con Antonio a terra. Antonio raggiunge Armando, Coira e Mauro a quota 2 mvp.
di governo tecnico Montezemolo sostenuto da Pd Fli e Udc iniziano a usmare di concreto.
Sarebbe anche un’ idea valida per uscire da queste sabbie mobili che ogni giorno vomitano schifo sui media, ma credo sia un’idea zoppa. Ma meglio un governo zoppo di uno senza testa ne coda.
E POI CI TROVEREMO COME LE STAR
A BERE DEL WHISKY AL ROXY BAR
O FORSE NON C’INCONTREREMO MAI
OGNUNO A RINCORRERE I SUOI GUAI
OGNUNO COL SUO VIAGGIO
OGNUNO DIVERSO
E OGNUNO IN FONDO PERSO
DENTRO I CAZZI SUOI
Serata di revival anni 90…
La Taverna del Duca
Il 35
L’underground
I tre archi
Il cotton
Il Roncaccio
il Charlie
L’Albatross
L’ombelico
lo Skagen
All’una di notte
L’una e trentacinque circa
Il Moes
lo Scudo dei Reds
Le Cantine
Il Fellini
Il 2001
il Parigino
lo Sherwood
il Pirata
il Frog
il Mikey
il Cavour
Il Dea
La Baita
la Trave
il Nascondiglio
Scatto di Tafaz in classifica generale, a +3 sugli avversari che inseguono in gruppone da 7 in soli 4 punti. Equilibrio tra gli mvp e generale livellamento dei marcatori, con 5 in doppia cifra e Mimmo costante che va in testa, Darko torna a +1 birretta dopo un mese senza scontri diretti con Nave, nessun episodio di fair play da sottolineare. I forfait di Ros, Coira e Alex favoriscono l’inserimento di un secondo gruppo di ragazzi che entra in pianta semi-stabile nel rooster come Antonio, Peter e i due Luca. Ancora ai box i senatori Nello e Michele, a cui va un augurio di pronta guarigione.
…quelle insostenibili apparenze
sorrisi falsi ed espressioni
frasi ipocrite
contro ogni cliché
più che apparire scegli d’essere
al mondo sai
non c’è niente di più irresistibile
che fare quello che ti pare
ed esser solo quel che sei
semplicemente unica e speciale…
…devi farlo per te, così
…ti addormenterai felice
sarai come non sei stata mai…
e abbi fiducia,
…sarai con me…
No ma dico solo guarda come sono avanti sti giappi…Noi siam li a giocare con le elichine e i termovalizzatori…
Dopo 2 anni l’Inter orfana di Mourinho e dei suoi pezzi migliori perde in casa, specificatamente perde il Derby nella maniera che tutti gli interisti avrebbero volentieri evitato: un gol di Ibra. Tra l’altro un gol di Ibra su rigore – netto – provocato da Materazzi. Come dire, cronaca di un qualcosa di già vissuto a priori.
Per chi non se ne fosse accorto, questa è la massima espressione del Berlusconismo edonista nel calcio, provocare forte invidia agli avversari con gli strumenti che più pungolano il loro orgoglio: Un loro ex giocatore, uno dei più amati, che a sfregio segna ed esulta. Refrain di lunga data tra Moratti e Berlusconi.
Certo ormai il primo, sazio da anni di vittorie e da un triplete storico, è molto meno incline all’invidia di chi, come lui prima, non aveva mai vinto nulla. Per cui spallucce, ma fastidio.
Certo che, se le due squadre sono la massima espressione della Serie A non c’è molto granchè da gioire, neanche per i milanisti: partita scialba, ritmi compassatissimi, pochissimo movimento, zero pressing, raddoppi solo sul giocatore chiave (Ibra e Eto’o), gioco non se ne vede, discreta noia.
Vedendo Barça-Villareal l’impressione era decisamente diversa. E il Gol di Messi una meraviglia, per tecnica, velocità, senso del gol.
Ibra, l’uomo simbolo del match, ieri sera toglie all’Inter la certezza di essere ancora la squadra più forte del campionato, quella certezza che per primo lui ha dato negli anni vincenti nerazzurri, quella certezza che lui porta sempre con se nelle squadre dove gioca: Ajax, Juve, Inter, Barça e ora Milan. Tutte hanno beneficiato alla grande della enorme potenza, tecnica, classe, voglia di Zlatan. Questo impavido zingarone.
Il Milan deve crescere molto se vorrà imporsi in Europa, tutti devono saper correre. Zlatan ieri era sfinito, ma continuava a correre e pressare per aiutare i compagni in 10. Un esempio per voglia. D’altronde il derby era la sua partita, ma in Europa non sempre da la stessa impressione. E se Dinho non corre, che stia tranquillamente in panca, o vada a svernare a LA.
Con Ibra che fa la differenza e Allegri che ha il coraggio di scelte impopolari, questo Milan può puntare Solo allo scudetto solo se dietro reggono i due pilastri. Un po come l’Inter fino allo scorso anno. Se c’erano i due pilastri non passava nessuno, con i rincalzi si creano buchi che alla fine si pagano.
E L’Inter vinca la Coppa Intercontinentale, che non ha mai vinto nell’epoca della tv a colori. Non faccia “finta” che non interessi, per il livello scarso delle partite.
Alla fine fa tutto brodo. E’ quella la minestra che piace ai tifosi.