…E’ passato tanto tempo però io c’ho tutto dentro…
una delle mie preferite…
…iniziava proprio così e…
…più o meno era 20 anni fa…
e io ero proprio così, mi mancava solo il 125, che per i miei era “troppo pericoloso”, per cui non lo ebbi mai ma poi non lo voletti neanche – c’è da dire che non sono proprio portato, ma manco per il 50, vedasi la fine del Garelli di Nicola, metà anni 90 circa.
Buona parte di noi era proprio così, ma all’epoca – quella post “paninari” anni 80 – vigeva una rigida distinzione tra metallari e discotecari. Due culture diverse, ma anime e corpi dei nineties. Poi vennero i gabberini e gli emo, che a me sembran tutti dei gran deficienti ma anche noi…
eravamo proprio tanti deficienti tutti quanti
si ma forse in fondo in fondo era tutto il nostro mondo
eh si…la cosa bella è che questo paese si imbruttisce sempre di più e mi fa sempre più schifo, invece noi rimaniamo uguali, stessi lineamenti, belli tutti quanti, con gli stessi atteggiamenti di 20 anni fa, e nel nostro mondo ci troviamo sempre a meraviglia, parliamo, scherziamo, ridiamo. Di e Come vent’anni fa.
E certo, i belli e i brutti son soggettivi, ma certi odori non si scordano mai.
Scopro che le donne si usmano molto più che gli uomini,e usano spesso queste discriminanti:
per le donne puzzi / hai dei capelli fantastici e la classica sei una troia / sei mia amica
per gli uomini basso = cesso
Gli uomini con gli uomini invece si limitano a ci stai dentro / sei sfigato in base a canoni più o meno universalmente riconosciuti.
con le donne la classica sei figa/sei un cesso ma, importante, non c’è la discriminante dell’altezza.
E anche le donne dicono “scopabile”.
Così mi sento a mio agio nel mondo dei pettegolezzi.
Tranne quando mi puzzano i piedi.