Night train

…non l’avevo più preso…Il treno notte per andare verso sud…verso l’estate…e noi ancora insieme dopo 10 anni…adoro quel sapore di vissuto…i nostri segni del tempo sul corpo e nella mente…che bello rivedere tutto da una prospettiva più matura, riguardando a noi giovani…tu giovanissima…e ora così donna…

Le aspettative le sappiamo, non importa quanto staremo vicini oggi…siamo sulla stessa strada e le nostre manine quando si stringono sono forti…

…aspettando la prossima stazione…

Guitars

Intrecci di accordi melanconici che riportano le emozioni dentro i polmoni …la pioggia che spegne le fiamme nello stomaco… le luci della città che muore dal terrazzo…un altra sigaretta…Ciccio che passa con l’ auto d’epoca….la scenografia di un film su quel legno così solido…un brindisi per un incontro….e qualche alchimia astrale….Ma la matita….che voleva raccontare? Useless….Il fazzoletto è bianco….

Quando la luna non è accesa

Non so le risposte e ho piu domande di ieri, ognuno ha la sua soluzione, la più facile, un cliché, oppure un percorso interiore, pieno di ostacoli di altri perché di altri dubbi da porsi e più strade da imboccare…sempre via…sempre via con la testa…senza una meta e senza voglia o la forza di trovarla…come la sensazione di ritrovarsi allo stesso punto del labirinto…
…non è tutto al suo posto…
Puoi solo ritracciare a matita la via d’uscita…

Il nipote di Nando

Il nipote di Nando è affascinante, riesce sempre a stupirmi e possiede una certa cultura.

Al nipote di Nando piacciono gli amici veri, i bambini e gli animali.

Il nipote di Nando vuole cavalcare la vita, non esserne sormontato.

Al nipote di Nando piace fare sesso alla mattina e dopo una sbronza.

Il nipote di Nando non si fa trovare facilmente, ma quando ti trova è bello starci insieme.

Al nipote di Nando non importa nulla di cio’ che ho, ma di cio’ che sono.

Anche tu sei nipote di Nando.

Questo Nando non so se è anche tuo nipote.

 

L’ultimo abitante del piazzale

Seduto sui gradini, solo a prendere il fresco

ama saper di filosofia e tedesco

tramandavan da prima degli anni settanta

tutta la gente ora sopra i quaranta

come la scuola ha maestro e bidello

lui qui è sia questo sia quello

generazioni come navi a questo porto quieto

che sia nel silenzio o schiamazzi in divieto

lui è il faro

e dov’ è quel musicista amaro?

e quel timido marinaro ?

una corsa all’indietro negli anni

eppure lui senza troppi affanni

aspettando il buio resta sul piazzale

da solo sui gradini, la brezza che sale

si intravede un riccio, e poi un bruco peloso

mille aculei e mille piedi, curioso

come mille gli alunni di ogni generazione

che di lui ne fanno una istituzione

perchè lui resta li e cosa vuoi che gli importi

se anche questa notte gli altri son tutti morti ?