Tra 20 e 50

Come passa il tempo, a volte fa male riflettere come si butta via.

Non so se sia angosciante stare nel mezzo tra 20 e 50

So che ognuno di noi è all’interno del percorso che si è scelto, o che la vita gli ha proposto.

La paura di cambiare strada è stata sempre forte, ma poi, quando è dovuto accadere,

c’è sempre stata la consapevolezza di aver fatto bene.

E la strada nuova potrebbe non essere così buia.

Io che non sono un santo e ho sbagliato tanto in vita mia

non ho chiaro ancora cosa succederà tra tutti questi anni,

non vedo ancora piu’ in la di poco, pochissimo.

Troppo poco per i sogni da bambino. Troppo per questo mondo così instabile.

Mi piacerebbe solo, tra una generazione, parlare di ora.

E parlare di quando noi avevamo l’età dei nostri figli.

E vedere se siamo come i nostri padri.

E vedere come è passato il tempo, e allora si saprei quanto e come si è buttato via

o se abbiamo la percezione che la felicità sia una costante della nostra vita.

Odo di Odori

…E’ passato tanto tempo però io c’ho tutto dentro…

una delle mie preferite…

…iniziava proprio così e…

…più o meno era 20 anni fa…

e io ero proprio così, mi mancava solo il 125, che per i miei era “troppo pericoloso”, per cui non lo ebbi mai ma poi non lo voletti neanche – c’è da dire che non sono proprio portato, ma manco per il 50, vedasi la fine del Garelli di Nicola, metà anni 90 circa.

Buona parte di noi era proprio così, ma all’epoca – quella post “paninari” anni 80 – vigeva una rigida distinzione tra metallari e discotecari. Due culture diverse, ma anime e corpi dei nineties. Poi vennero i gabberini e gli emo, che a me sembran tutti dei gran deficienti ma anche noi…

eravamo proprio tanti deficienti tutti quanti

si ma forse in fondo in fondo era tutto il nostro mondo

eh si…la cosa bella è che questo paese si imbruttisce sempre di più e mi fa sempre più schifo, invece noi rimaniamo uguali, stessi lineamenti, belli tutti quanti, con gli stessi atteggiamenti di 20 anni fa, e nel nostro mondo ci troviamo sempre a meraviglia, parliamo, scherziamo, ridiamo. Di e Come vent’anni fa.

E certo, i belli e i brutti son soggettivi, ma certi odori non si scordano mai.

Scopro che le donne si usmano molto più che gli uomini,e usano spesso queste discriminanti:

per le donne puzzi / hai dei capelli fantastici e la classica sei una troia / sei mia amica

per gli uomini basso = cesso

Gli uomini con gli uomini invece si limitano a ci stai dentro / sei sfigato in base a canoni più  o meno universalmente riconosciuti.

con le donne la classica sei figa/sei un cesso ma, importante, non c’è la discriminante dell’altezza.

 E anche le donne dicono “scopabile”.

Così mi sento a mio agio nel mondo dei pettegolezzi. 

Tranne quando mi puzzano i piedi.

 

 

 

 

 

Compromessi e Scommesse

Io scommetto che Paga non si sposa in chiesa. Se lei è cattolica credente io invece scommetto che si sposa in chiesa. E’ un compromesso, 45 minuti di far finta per poi una vita di chi se ne frega della chiesa. No ma forse non hai capito che Paga in chiesa non ci entrerà mai. Ma se le vuole bene scende a compromessi e si sposa in chiesa. Ma Paga la chiesa la odia, non si sposa in chiesa. Invece ti dico che si sposa perchè per lei se la ama cederà. Ma anche lei se lo ama capirà. Io se Paga si sposa in chiesa ti pago la cena dove vuoi, ma non si sposerà mai in chiesa. Non esiste che non si sposa in chiesa, anche se non ci crede per lei lo farà. Se lei era musulmana si sposava in una moschea. Per Paga non fa nessuna differenza, musulmana cattolica o buddhista è la stessa cosa. La stessa stronzata, ma in posti diversi. Per Paga le religioni sono tutte stronzate. Ma per il quieto vivere Paga si sposa in chiesa, dai. Io se mi sposo in chiesa te li do io i soldi della cena. Paga scende a compromessi per il quieto vivere, quindi si sposa in chiesa, quindi mi devi pagare la cena. Io ti pago la cena se Paga dice “Si” davanti a un prete in una chiesa. E faccio anche il testimone e testimonierò a iddio e al prete che Paga non vuole sposarsi in chiesa. Ma Paga ha messo le cose in chiaro: se vuoi sposarti in chiesa cercati un altro fidanzato. La scommessa non è valida se Paga non si sposa con questa. La scommessa invece è valida perchè io sostengo che Paga non si sposerà mai in chiesa, con chicchessia. E no, io intendevo con questa ragazza cattolica. Quindi se Paga non si sposerà mai io ho vinto la scommessa e tu paghi la cena. La scommessa è già morta, non ci pagheranno mai la cena.

Io vado al Cotton, chiunque si sposi in chiesa. Cazzo, l’han chiuso.E mo?

Io mi faccio sposare da Darko in un prato. Se vuoi posso chiedergli di vestirsi da prete. Io il mio addio al celibato lo faccio a Tarifa, basta Figino. Io invece penso di fare un figlio in primavera così non mi si fottono le vacanze. Io vado in Thailandia. Io vado nella Veniano che conta. Io faccio il pane e mi alzo presto. Anche io, ma a mezzogiorno ho finito di lavorare. E vado nella Veniano che conta, o da mio nonno. L’ospedale fa schifo. Questa storia della macchina omologata per 4 mi sa di inculata. Le pattuglie sono a ogni rotonda, nel caso andiamo a casa a piedi, se nevica. Quella volta del casco era l’unica che mi volevi menare per davvero. Già, ma ora siamo molto amici. Tutti.

Ah, la prossima a casa di Paga. No a casa mia no. Dai allora facciamo a casa di Paga. No dai, facciamo a casa di Paga no, magari al ristorante. Alla “Risacca 6”. Prendiamo anche l’amaro.

Beh, io stasera sono stato molto bene, sempre con voi.

Nicola, grazie di tutto, grazie a tutti oggi tutti presenti, la casa è davvero bella. E il cibo anche, grazie. E il vino.

Oui, Verso il Rosso.

Mezza Bottiglia o Mezza Campana ?

Serata di revival anni 90…

La Taverna del Duca

Il 35

L’underground

I tre archi

Il cotton

Il Roncaccio

il Charlie

L’Albatross

L’ombelico

lo Skagen

All’una di notte

L’una e trentacinque circa

Il Moes

lo Scudo dei Reds

Le Cantine

Il Fellini

Il 2001

il Parigino

lo Sherwood

il Pirata

il Frog

il Mikey

il Cavour

Il Dea

La Baita

la Trave

il Nascondiglio

una Pasqua Serena

Prima, in preparazione, sempre una birra d’organizzazione, dopo il tardo caffè del risveglio mattutino, verso mezzogiorno. Poi, a fuoco andante, una bella grigliata in compagnia, la classica grigliata non con la classica compagnia…e verso il rosso, a fiumi nel pomeriggio ventoso dove i cani si odorano e si rincorrono, al tramonto dentro un porto di inizio primavera. l’apice è sulla cima, e scema col porro al porto. scema lentamente e serenamente. con lavoro per tutti. una pasqua serena, c’è il rosso e i colori di due arcobaleni vicini due giorni fa. stranezze di questa vita, e ovvietà: da domani si torna alla normalità. Puff. Ho già steso.